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Che sia l’ultimo compleanno di guerra!

Citazione

Appena finisce la guerra vado dritta a Mergellina e mi tuffo a mare: mi devo togliere di dosso l’odore del ricovero, la polvere , il sudore
L’odore del baccalà !
No, quello è un odore di persone che lavorano, come quello della segatura del legno. Sono buoni odori!

“Che sia l’ultimo compleanno di guerra “ 2018, spettacolo di educ-attori. Ispirato a “Cosa Sono le Nuvole” di P.P. Pasolini

Scheda spettacolo

Sinossi

Morso di Luna Nuova di Erri De Luca e Guerra totale di Gabriella Gribaudi sono i due testi che hanno dato ispirazione al lavoro, accomunati dalla loro capacità evocativa di quella prima parte del Novecento, la più tragica come sottolinea Erri De Luca che tanta parte ha nei romanzi e racconti dello stesso scrittore, e che con le sue vicende storiche tanto ha segnato fortemente la città di Napoli la più bombardata delle città italiane durante il conflitto. Lo spettacolo nasce dal laboratorio permanente di teatro educazione, diretto da Nicola Laieta e realizzato grazie alle associazioni Maestri di Strada Onlus e Trerrote, che coinvolge giovani e adolescenti della periferia Est di Napoli e studenti universitari interessati ai campi dell’educazione, della psicologia e dell’arte e che col tempo ha generato una vera e propria compagnia
intergenerazionale. A partire dal racconto di storie autobiografiche connesse fin da subito con l’universo narrativo di Erri De Luca, i ragazzi portano in scena le vicende degli scampati alla “guerra” con la stessa disarmante sincerità e tenera ironia dei personaggi dello scrittore. Ai testi dello scrittore, si sono aggiunte le testimonianze del popolo napoletano, durante la Seconda Guerra Mondiale, raccolte in Guerra totale di Gabriella Gribaudi. Il lavoro parte da una riflessione del regista Nicola Laieta:
“Parlare della guerra che hanno vissuto i nostri nonni, della perdita di tutto a causa delle bombe e della follia di un dittatore, , può aiutare i ragazzi a capire la storia delle vittime della guerra di oggi ? Sì può apprendere la storia attraverso uno spettacolo? Sì può partire dalle proprie tragedie personali per comprendere quelle degli altri? Il nostro percorso ha dato corpo e volto a quei ricordi e a quelle vite quasi sempre adolescenti che con il loro napoletano così teatrale, così ‘eduardiano’ hanno saputo parlare ai nostri giovani attori che di quel secolo non conoscono che echi lontani e confusi – si legge nelle note di regia - Giovani personaggi parlano a giovani e giovanissimi attori, raccontandogli le conseguenze di quella folle tracotanza, disprezzo dell’altro, culto della violenza che fu anche il fascismo con le sue leggi razziali”. Lo spettacolo nasce tra l'incontro/scontro tra l'identità dei personaggi della Storia con le storie di Erri De Luca. Qui, i ragazzi si conoscono più a fondo e confessano segretamente il loro desidero di grandezza, di eroismo, di pienezza che la società odierna gli nega perché è qualcosa di non manipolabile e influenzabile. In questo spazio, l’Io è tutto e niente, è inafferrabile, è vivo.

Note di regia

Per approfondire

Scheda tecnica
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